Un’amica, Nadela Bajrami, nel 2009 mi raccontava che durante il regime in Albania i libri proibiti dal governo si diffondevano comunque ricopiandoli a mano. I libri così riprodotti contenevano numerose calligrafie perché ogni lettore ne trascriveva una parte prima di passare il quaderno a un altro.
Con un gruppo di circa 156 studenti tra gli 11 e i 13 anni abbiamo iniziato a trascrivere Il Barone rampante di Italo Calvino, ciascuno di loro riempiva una pagina depositando la propria scrittura.
Una riscrittura collettiva dove il peso della calligrafia gonfia e muove la superficie dei fogli diventando spartito, impronta, spessore, pressione, cadenza, inclinazione, incisione, ritmo, andatura, memoria, forma e corpo.
Studio per una narrazione calligrafica
di Marta Dell’Angelo
2021
testo: Il barone Rampante di Italo Calvino, riscritto dagli studenti della scuola secondaria di I° grado Setti Carraro dalla Chiesa di Milano 2017
mano che sfoglia di Stefano Ghidetti
riprese di Andrea Crapanzano
editing Marta Dell’Angelo
Marta Dell’Angelo (1970). La sua ricerca è centrata sul corpo umano focalizzandosi sul gesto e la postura, attraverso una varietà di linguaggi che vanno dalla pittura alla video installazione, dal disegno alla performance. Si interessa di neuroscienze e antropologia, ha pubblicando Manuale della figura umana (2007) ed. Gli Ori, con Ludovica Lumer C’e’ da Perderci la testa ed. Laterza (2010), AFRODITE A ed. Assab One (2019); diplomata all’Accademia di Brera, vince nel 2002 il Premio New York. Nel 2004 partecipa alla biennale di Mosca con un progetto speciale, nel 2009 Biennale Tirana, nel 2013 Biennale Thessalonikij; nel 2015 e 2017 a Palazzo Fortuny Venezia. Il suo lavoro è stato presentato in Italia e all’estero, in diverse istituzioni museali.