re-places consiste in una serie di cinque fotografie polaroid, raffiguranti lo stesso soggetto immortalato per cinque giorni consecutivi, 1/5 agosto 2011. Il soggetto dell’immagine in questione è la pensilina di una fermata dell’autobus, che incrocio tutti i giorni, da circa un anno, lungo il percorso che mi conduce al lavoro. L’ora segnata sulla polaroid è relativa al mio ingresso al lavoro. Ad ogni foto, e per ogni giorno della settimana, ho associato un testo-audio estratto da cinque differenti libri, che trattano la tematica dello spazio; letti durante il consueto tragitto giornaliero. I brani che raccontano di “interventi” artistici sul paesaggio si disciolgono sulla “liscia pelle” territoriale che percorro tutti i giorni, rendendola cangiante. L’atto di leggere, che abitualmente accompagna il mio puntuale iter-giornaliero, e che per l’occasione si ricontestualizza in un nuovo formato, all’interno delle “pagine” di Roots, attraversa il flusso delle ripetizioni quotidiane alterandone l’apparente mono-ciclicità. Si insinua lungo la fitta trama del tempo creando nuovi intervalli percettivi. Dilata la routine scombinandone l’ordinarietà. Si addentra nei meandri degli ingranaggi quotidiani, reinventandone l’ordinato sistema di scorrimento delle immagini. Propone una nuova rilettura del paesaggio contemporaneo.
.
.
Massimiliano Di FrancaTitolo: re-places
Anno: 2011 . . .
Ringrazio Giulia Grechi per la lettura e l’interpretazione dei testi.
Massimiliano Di Franca è un artista e un curatore free lance. E’ laureato in Arti Visive (indirizzo Decorazione) presso l’Accademia di Belle Arti di Catania ed ha frequentato il Master di alta formazione in Curatore Museale e di Eventi Performativi presso lo IED (Istituto Europeo del Design) di Roma. Il master gli da la possibilità di percorre da dentro il confine che segna la fluida relazione artista-curatore. Dal 2006 fa parte del collettivo artistico “Fattidarte”, nato da un forte interesse rivolto all’arte contemporanea. Il collettivo realizza e progetta opere e interventi di public art. Il termine sociale e l’importanza del concetto di interazione sono due plus fondamentali che caratterizzano la ricerca e la filosofia del collettivo artistico. Insieme a “Fattidarte” partecipa a numerosi progetti artistici tra cui nel 2008, AGORAKAJSKENE ideato dall’Associazione Culturale Nanou presso l’Arboreto di Mondaino (RN), dove conduce una residenza artistica. Inoltre ha partecipato alle residenze per artisti Chambre de séjour avec vue a Saignon, in Francia e Rifrazioni Festival Internazionale di Arti Contemporanee, a cura dell’ Associazione Culturale Cercle, Anzio (RM). È stato membro fondatore del collettivo curatoriale Cur’Art – Emergenze Contemporanee. Interessato da sempre allo studio dell’estetica urbana, progetta interventi all’interno di spazi non deputati all’arte. Coinvolto dagli aspetti teorici e pratici del binomio ibrido artista-curatore decide di continuare a studiarne le dinamiche che ne regolano i rapporti.