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Oreste was not a group producing collective artworks, nor a not-for-profit organization. It was a variable set of persons, mostly Italian artists, who have been working together with the aim of creating spaces of freedom for ideas, inventions, and projects.
Oreste was founded in 1997 as a residency program for artists in Paliano near Rome, and then moved to Montescaglioso in the province of Matera, Italy.
Who is Oreste? Nobody is Oreste. It is not a group that produces collective artworks. It is not a trade union for artists. It is not a non-profit organisation. Up to now it has been a variable set of people, prevalently made up of Italian artists who have been working together with the aim of creating spaces of freedom and of action for ideas, inventions, projects since about two years ago when a summer residency programme was set up by them in Paliano.
These artists “found” each other (and continue to find each other in a ramified and open process) and make a habit of collaborating and relating with others. Their way of working is probably shared by many others, in Italy and internationally.
Residency programmes, workshops, web sites, meetings, trips, live or e-mail conferences, books, theoretical discourse and public statements. Such practices show the vitality of Oreste and its ability to join resources, qualities and experience, to question languages and be open to differing contexts and relationships, to identify and experience channels of communication without prejudice.
During the 48th Venice Biennale, from June 10th through November 7th 1999, on the occasion of an invitation to the exhibition dAPERTutto by Harald Szeemann, Oreste set up an ongoing program of meetings, interactive performances, round table discussions, lectures, lunches and informal encounters. Almost one hundred events were organized, and more than five hundred people from the whole world took an active role in the project.
FAX From Harald Szeemann
courtesy Giancarlo Norese and Cesare Pietroiusti
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an invitation to the artist-run organisations
Sent by
Oreste : Pietroiusti, Fantin, Norese, 17 aprile
The invitation to the Venice Biennale, gives, for the first time, the opportunity to show “Oreste” in an international context. Oreste’s idea would be, rather than showing artworks by individual artists (as the rest of the exhibition does), to show a way of working and the possibilities of creating, by exchanging information, synergies and new projects for not-institutional artistic events in different territories and localities, even if marginal (like the southern Italy) compared to the established “art system”.
For Oreste, this participation to the Venice Biennale means the opportunity to establish contacts and relationships with groups, associations and individuals from other countries.
Knowing people, becoming aware of instruments of work and resources, will offer the possibility to elaborate common projects for the future, and to create a net of relationships and collaborations.
The so-called “Spazio A” that was offered to “Oreste” – inside the Italian Pavilion, will be, according to the ideas above, a meeting place, a room forrelationships where you can meet people, see documentation, exchange ideas, relax, work together. You can find information about the realisation of the Oreste projects taking place in various cities at the web address www.undo.net/oreste. Some of the projects described above (“Bacinonapoli”, “Oreste 2”, “Piacere, Picasso! – Mr Picasso, I suppose!”) will be realised during the period of the Biennale show. Meetings, laboratories and exhibitions taking place locally will be shown at www.undo.net/oreste in real time, in the “Spazio A” at the Italian Pavilion, and in the Internet.
A brochure with the program of events curated and organised by Oreste in the “Spazio A” during the Biennale will be available for free.
The furniture in the space is thought as modular elements in a way to change their location depending by necessity (conferences, small group discussions, and meetings). All the events will be open to the public; possibly they will be included in the program, but is also possible to have others organised at the last minute, along the more-than-four-months period of the show.
Some of the artists and curators of the “Progetto Oreste ” will be constantly present in the space to co-ordinate and organise meetings and events.
If you come to Venice, we will be happy to meet you in our space both during the three days opening (June 9-11), and for the rest of the time until the end of the show (November 7).
We would like you to propose a public event, giving us the date in which it could take place, and the theme it could be about. We will give you an answer depending from our possibilities and schedule. The events (discussions, theories, meetings, multidisciplinary reflections, new ways to present group strategies and dynamic organisms…) will be oriented more towards an exchange of ideas and information than a mere documentation of the work of single artists.
We also ask you to suggest us a link to publish in our web pages.
Oreste alla Biennale
courtesy Giancarlo Norese and Cesare Pietroiusti
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§versione italiana
Oreste non è un gruppo che produce opere collettive, né un’organizzazione non-profit. Sono varie persone, per lo più artisti italiani, che hanno lavorato insieme con lo scopo di dare spazio alle idee, alle invenzioni e ai progetti. Oreste è stato fondato nel 1997 all’interno di un programma di residenza per artisti a Paliano e poi a Montescaglioso in provincia di Matera.
Chi è Oreste? Oreste non è nessuno. Non è un gruppo che produce opere collettive, non è un sindacato che rivendica riconoscimenti, non è un’associazione culturale. Per ora è un insieme variabile di persone, in prevalenza artisti italiani, che da circa due anni – dalla prima residenza presso la foresteria comunale di Paliano (FR) – lavora per creare spazi di libertà e operatività per idee, invenzioni, progetti.
Sono artisti che si sono “trovati” (e che continuano a trovarsi, in un processo ramificato e aperto), che fanno della collaborazione e della relazione con gli altri una pratica abituale della loro professionalità, che sono portatori di una modalità di lavoro che probabilmente è condivisibile da molti altri, in Italia o altrove.
Residenze estive, laboratori, pagine web, riunioni, viaggi, convegni, discussioni via voce e via e-mail, libri, teorie e pubbliche prese di posizione testimoniano la vitalità e la capacità di Oreste di mettere in comune risorse, qualità, esperienze; di mettere in gioco un’apertura ai linguaggi, ai contesti e alle relazioni; una disponibilità alla spregiudicata individuazione e sperimentazione di nuovi possibili canali comunicativi.
Oreste alla Biennale
Durante la XLVIII Biennale di Venezia del 1999, in occasione dell’invito a “dAPERTutto”, di Harald Szeemann ha dato vita a una serie di incontri, performance, discussioni, conferenze, pranzi e incontri informali. Sono stati organizzati circa un centinaio di eventi e più di 500 persone di tutto il mondo hanno attivamente partecipato al progetto.
L’invito a partecipare alla Biennale di Venezia offre, per la prima volta, un’opportunità di grande visibilità anche internazionale, che si cercherà di utilizzare mostrando non le opere dei singoli artisti, ma le modalità di lavoro che i partecipanti ad “Oreste” hanno messo e stanno mettendo a punto, e le possibilità che si creano in termini di scambi di informazioni, costituzione di sinergie, progetti per realtà territoriali non deputate o addirittura marginali.
Per una realtà come “Oreste” infatti la Biennale rappresenta soprattutto l’opportunità di contatti e relazioni con gruppi, associazioni, individui che all’estero lavorano, magari già da tempo, secondo simili criteri di apertura e di ricerca e che, in gran parte, saranno presenti a Venezia. Prendere questi contatti offrirà un’occasione unica di conoscenza di persone, di risorse, di strumenti e metodi di lavoro, nonché la possibilità di elaborare progetti comuni, e di inserirsi o magari contribuire a costituire una rete di relazioni e collaborazioni.
Lo spazio “A” del Padiglione Italiano sarà dunque allestito come un luogo di incontri, una “stanza relazionale”, nella quale poter parlare, vedere materiali, rilassarsi, lavorare insieme.
I “Progetti Oreste” saranno rappresentati da alcuni elementi allestiti in maniera semplice e facilmente utilizzabili dal pubblico:
1 – un video che raccoglie una selezione dei materiali prodotti a Paliano sia nel luglio ’97 che nel luglio ’98 nonché stralci del convegno Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?, Bologna, Link, 31 ottobre – 2 novembre 1997;
2 – il libro che raccoglie i diari di “Oreste 0 (zero)” e la pubblicazione degli atti del convegno del Link, edizioni Libri di Zerynthia e Charta;
3 – il libro “Oreste 1” (in corso di pubblicazione);
4 – lo spazio “Progetti Oreste” all’interno del sito Undo.net con particolare rilievo dato alla descrizione dei progetti in corso di realizzazione nelle varie regioni e località: “Oreste 2”, residenze per artisti e curatori che presentano i loro lavori e i loro progetti, Montescaglioso, Matera e altre località della Basilicata. / “Piacere Picasso”, convegno di associazioni e artisti, Matera / “Via”, progetti per la tratta ferroviaria Cosenza-Sila / “Storie di Villa Massari”, residenze e mostra, ex-Ospedale Psichiatrico, Perugia / “Oreste Cinema”, festival di video-arte e ricerca cinematografica, Civitella San Paolo, Lazio / “Arte a tutto vapore”, residenze sul rimorchiatore ” Civitella San Paolo, Lazio / “Bacino Napoli”, tre giornate di incontri pubblici e privati a Napoli / “op.com”, occupazione creativa di spazi abbandonati nella provincia di Bergamo.
Alcuni di questi progetti saranno realizzati già durante i mesi della Biennale. Gli eventi correlati (incontri, laboratori, mostre etc.) saranno documentati in tempo reale attraverso il sito di Undo.net, che ne raccoglierà la documentazione (testi e immagini) e quindi visibili nella mostra veneziana.
5 – una brochure con il programma (dettagliato nei limiti del possibile) degli incontri che si verificheranno, nel corso dei mesi della biennale, all’interno dello spazio dei “Progetti Oreste”.
Alcuni di questi progetti saranno realizzati durante la Biennale. I laboratori e gli incontri saranno presenti in tempo reale su www.undo.net/oreste
L’arredo della stanza sarà funzionale alla presentazione dei materiali, ma soprattutto alla dimensione degli incontri fra gruppi, più o meno numerosi, di persone.
Tavoli e sedie (nonché luci e altri arredi) saranno organizzati secondo criteri di modularità e versatilità, onde potersi adattare, nell’arco della stessa giornata, alle diverse occasioni (dalla discussione a quattr’occhi alla conferenza con cattedra e sedie disposte in file). Tutti gli incontri saranno aperti al pubblico, ma alcuni saranno programmati e inseriti in un palinsesto che coprirà tutto il periodo della mostra, mentre altri (soprattutto nei tre giorni della vernice) saranno occasionali e quindi saranno occasionali e quindi strutturati lì per lì.
Alcuni artisti e curatori dei “Progetti Oreste” saranno costantemente presenti nella sala per coordinare gli interventi e favorire incontri e scambi di idee.
Nel caso veniste a Venezia, saremo felici di ospitarvi nel nostro spazio situato nel padiglione Italia della Biennale di Venezia per un incontro sia durante i tre giorni d’inaugurazione che durante tutto il periodo di apertura della manifestazione. Nel secondo caso, potete anche proporre un vostro intervento pubblico, fornendoci già da ora le date in cui questo potrebbe accadere. Vi sarà data una risposta rispetto alle nostre disponibilità e alle date del calendario che è già in programmazione.
Gli interventi che potranno essere di varia natura (dibattiti, teorie, confronti, nuove modalità di presentazione e di attuazione di strategie collettive e di organismi dinamici) favoriranno uno scambio di idee e informazioni piuttosto che la documentazione o il lavoro di singoli artisti.
PER UN APPROFONDIMENTO
Il Diario dalla Biennale
Il palinsesto, i partecipanti, il forum
LIBRO/BOOK
Oreste alla Biennale. Oreste at the Venice Biennale
edizioni Charta, Milan, 2000
Edited by Giancarlo Norese with the assistance of Emilio Fantin and Cesare Pietroiusti
Progetto Oreste
su Undo.net (http://undo.net/oreste)
su facebook (www.facebook.com/progetto.oreste)
Bibliografia (http://noresize.altervista.org/PUB/orestepress/)
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Cronologia Progetto Oreste
1-30 luglio 1997Progetto Oreste 0 (zero), Foresteria comunale di Paliano (FR).
Per un periodo di un mese la foresteria viene messa a disposizione degli artisti. Ogni sera alcuni dei partecipanti (settanta artisti e curatori provenienti da diverse regioni) presentano il loro lavoro, si condividono idee e progetti futuri. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Zerynthia, sostenuta dal Comune di Paliano e dalla Regione Lazio. 31 ottobre – 2 novembre 1997
“Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?”, Link, Bologna.
Un convegno di tre giorni sul tema: comunicazione, quotidianità, soggettività nelle nuove ricerche artistiche italiane. Intervengono con una relazione una trentina di artisti e gruppi.
L’iniziativa è auto-organizzata dagli artisti e sostenuta dal Link. maggio 1998
Pubblicazione del libro “Come spiegare a mia madre…” – Progetto Oreste 0 (zero)
Il libro raccoglie la trascrizione di tutti gli interventi degli artisti al convegno del Link e una selezione dei dibattiti. Edizioni Charta – I Libri di Zerynthia. 1-30 luglio 1998
Progetto Oreste Uno, Foresteria Comunale di Paliano (FR).
Seconda edizione del “Progetto Oreste”. Partecipano complessivamente circa 160 persone, tra artisti e curatori. Promossa dall’Associazione Zerynthia, sostenuta dal Comune di Paliano e dalla Regione Lazio.
Presentazione del libro “Come spiegare a mia madre…” e di opere e documentazioni relativi al Progetto Oreste.
Care of, Cusano Milanino, 7 giugno 1998
Opera Paese, Roma, 23 ottobre 1998
Percorso Vita, Bologna, 28 novembre 1998
Viafarini, Milano, 14 gennaio 1999
Link, Bologna, 11 febbraio 1999 1999
UnDoOreste, progetto nel sito Internet UnDo.Net (http://undo.net/oreste)
Uno spazio di informazione, proposte e discussioni sui progetti e le modalità di lavoro di Oreste. 1999
Una proposta per il P.S.1
Una lettera indirizzata alla commissione del P.S.1 International Studio Program, sottoscritta da molti artisti italiani per proporre un utilizzo collettivo della borsa di studio a New York. maggio 1999
Pubblicazione del libro “Progetto Oreste Uno”
Il libro raccoglie le testimonianze dei partecipanti alla seconda residenza di Paliano, nonché progetti, testi teorici e proposte. Edizioni Charta – I Libri di Zerynthia. giugno-novembre 1999
Oreste alla Biennale
Harald Szeemann invita Oreste a partecipare alla XLVIII Biennale di Arti Visive di Venezia.
Oreste organizza cinque mesi di incontri, feste, pranzi, conferenze e free-pass al padiglione Italia, nella mostra dAPERTutto. 16-18 giugno 1999
Bacinonapoli
Tre giorni di incontri informali a Napoli, in cui gli artisti locali “adottano” 35 artisti provenienti da altre città.
25 agosto-16 settembre 1999
Progetto Oreste Due
Terza edizione del programma di residenza per artisti, tra Matera e Montescaglioso (Basilicata).
“Piacere, Picasso!”
Tre giorni di incontri a Matera con artisti, curatori, filosofi e sociologi dedicati allo stato della ricerca artistica e alle associazioni culturali non-profit. aprile 2000
Pubblicazione del libro “Oreste alla Biennale-Oreste at the Venice Biennale”, che documenta gli incontri alla Biennale. Edizioni Charta.
aprile-maggio 2000
Democracy!
Oreste viene invitato alla mostra al Royal College of Art a Londra e organizza degli incontri tra associazioni di artisti e curatori europei. Progetto Oreste Tre
Quarta edizione del programma di residenza per artisti, tra Matera e Montescaglioso (Basilicata). agosto-settembre 2000 settembre 2000
Organismi d’Arte Indipendenti
Un convegno a Lecce che intende mettere le basi per una collaborazione su scala europea tra organizzazioni di arte contemporanea gestite da artisti o curatori aprile 2001
Le Provviste di Oreste
Oreste, invitato alla mostra Le Tribù dell’Arte a Roma, raccoglie e mette in magazzino beni e servizi (donati da sponsor o da individui di ogni parte del mondo) da destinarsi al successivo programma di residenza.
(Oreste muore)