Il vuoto è lo scarto.
Il vuoto è incompleto, pronto ad accogliere attività marginali e popolazioni nascoste.
Il vuoto è il luogo della non appartenenza, semplicemente di nessuno, è il luogo dell’abbandono, fuori dalle logiche di crescita.
Il vuoto è un elemento riconoscibile, punto di riferimento, attorno a cui tutto si accumula, luogo da cui osservare le cose.
Il vuoto è fuori dal tempo, sottratto al controllo dell’uomo, vive il tempo della natura, della crescita spontanea e del disfacimento naturale.
Il vuoto è il luogo del tempo trascorso tra l’abbandono e il progetto.
Il vuoto è colonizzato e conquistato, luogo della violenza della trasformazione.
Il vuoto è il luogo della resistenza alla trasformazione.
Il vuoto è fuori dalla logica del consumo e dall’arroganza del presente.
Il vuoto è il contrario del troppo-pieno, in cui regna il mondo della ridondanza, dell’eccesso e dell’evidenza.
Il vuoto non è più l’assenza o la sottrazione ma è il luogo dell’attesa.
Il vuoto è un’interruzione momentanea d’uso.
Il vuoto è il luogo delle relazioni.
Progettare la città dei vuoti significa lavorare con il tempo: svuotare invece di riempire, significa progettare strutture che attendono di essere riempite, colonizzate e abitate, per poi essere abbandonate di nuovo.
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Carmelo Baglivo (Roma, 1964), architetto, laureato a Roma, ha collaborato con lo studio Fuksas dal 1994 al 1998; nel 1998 è tra i fondatori di IaN+, studio di architettura che, nel corso degli anni, si è distinto vincendo numerosi concorsi nazionali e internazionali. IaN+ ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali: la Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana (opera prima), con l’edificio per laboratori a Tor Vergata a Roma; è stato finalista per il premio internazionale Iakov Chernikhov; l’opera realizzata “scuola Maria Grazia Cutuli” a Herat (Afghanistan) vince il premio come miglior progetto per la categoria insegnanti all’Ecole Special d’Architecture di Parigi; inoltre riceve la menzione d’onore al Zumbotel Award ed è finalista del premio Aga Khan. Alcuni progetti di IaN+ sono stati acquisiti dalle collezioni permanenti del FRAC Centre di Orléans e del museo MAXXI di Roma. I disegni di Carmelo Baglivo sono stati esposti in diverse mostre, tra le quali: Cut ‘n’ Paste: From Architectural Assemblage to Collage City, curata da Pedro Gadanho al MoMA di New York; Innesti, curata da Cino Zucchi al Padiglione Italiano della Biennale di Venezia 2014. Carmelo Baglivo è stato docente a workshop nazionali e internazionali e professore a contratto alla Facoltà di Architettura di Ferrara negli anni 2008-2012; il suo ultimo libro è “Disegni Corsari” edito dai tipi di Libria.