Mario Badagliacca, Antonia Dawes, Brixton, London (ENG) 2016
Antonia has Campanian (Vico Equense) and English origins. She lives in London with her Senegalese husband
Mario Badagliacca, 1. Wedding Album; 2. Handmade crochet cover, a wedding gift made by her maternal grandmother; 3. Photo of Antonia’s mother
Questo lavoro di Mario Badagliacca è una piccola anticipazione delle due mostre finali del progetto TML – Transnationalizing Modern Languages, promosso dalla Univeristy of Bristol, The University of Warwick, Queen Margaret University (Edinburgh), University of St.Andrews, Cardiff University, sul tema della italianità nel mondo. Le due esposizioni si terranno a fine ottobre a Roma alla British School of Rome, e a dicembre all’Istituto Italiano di Cultura a Londra, e saranno curate da Viviana Gravano e Giulia Grechi con Routes Agency. La seconda uscita di questo numero di roots.routes sarà in gran parte dedicato a queste due mostre e ai convegni internazionali che si terranno a Roma e a Londra nello stesso periodo organizzate da TML.
Lo scopo del progetto fotografico è quello di incentivare una riflessione sul concetto di ‘italianità’, spesso ridondante e legato a stereotipi sulla cultura italiana.
L’approccio di base è stato quello di connettere in modo trasversale il passato e il presente attraverso le storie familiari e di vita dei soggetti coinvolti in relazione alla cultura italiana.
Questo ha permesso di porre lo sguardo sugli elementi in comune delle emigrazioni degli italiani, ma al tempo stesso ha permesso di cogliere gli elementi di discontinuità e le specificità dei differenti constesti migratori attraverso il tempo e lo spazio.
Per aumentare la profondità storica e sociale sono state coinvolte tre tipologie di italiani all’estero, ognuna legata a un archetipo differente. La prima è rappresentata dal prototipo di emigrante economico partito nella seconda metà del ‘900, coloro i quali in qualche modo rappresentano nell’immaginario collettivo l’idea – o lo stereotipo – del self made man.
La seconda tipologia è legata ai discendenti di origine italiana ma cresciuti lontani dall’Italia. Questa rappresenta quelle generazioni che cercano nel corso del tempo di ritrovare o mantenere un compromesso tra la cultura italiana (attraverso la storia della propria famiglia e la lingua) e la cultura del luogo nel quale sono nati e cresciuti.
Infine l’ultima tipologia è quella dei giovani italiani che fanno parte della diaspora economica sociale e politica degli ultimi dieci anni.
Con l’intento di dare una visione più intima sono stati fotografati tre oggetti personali legati alle loro storie di vita e familiari in rapporto all’Italia. Gli oggetti hanno una valenza simbolica e affettiva molto ampia. Se da un lato legano i soggetti alla loro vita personale al tempo stesso trasmettono il rapporto che i soggetti stessi hanno con la cultura italiana.
This work by Mario Badagliacca is a preview of TML – Transnationalizing Modern Languages Project’s final exhibitions, sponsored by University of Bristol, The University of Warwick, Queen Margaret University (Edinburgh), University of St.Andrews, Cardiff University, about “italianity” all over the world. The first exhibition will be in October at the British School at Rome, the second one will be in December at the Italian Cultural Institute in London. The exhibitions will be curated by Viviana Gravano and Giulia Grechi with Routes Agency. In November roots routes magazine will dedicate a special edition to TML’s exhibitions and the related International conferences.
This photo essay aim at encouraging a reflection about the idea of ‘italianita’ perhaps redundant and certainly over determined by stereotypes. The adopted approach wanted to connect past and present through the personal stories of family and life of the subjects who have been involved in relation to their Italian heritage. This has allowed an overview about the common background elements leading Italians to migrate, but also to explore the specific characteristics of migration contexts across time and space.
The Italians living abroad who have been involved to participate represent three different archetypes. Referring to these let the work find a deeper social and historical perspective.
The first one is represented by the prototype of the economic migrant departed around the half of the 21th century and related to the idea – or stereotype – of the self made man.
The second typology has involved the descendants of Italians who grown up away from Italy. This typology represents the new generations looking for a compromise between their Italian culture (through the story of their family and the Italian language) and the culture of the place in which they were born and grown.
The last one of Italians involved is about the new young generations of people who are part of the social political and economic diaspora that is interesting Italy in the last years.
For a more intimate vision have been photographed three personal objects chosen by each of participant. The objects have a strong symbolic meaning and value. In addition the objects are in connection with the story of life of their owners and at the same time they translate the relation that each subject has with the Italian culture.