FOTOROMANZA è un laboratorio gratuito rivolto a donne dai 65 anni in su, a cura di Giorgina Pi e Bluemotion, che si svolge a Roma da ottobre 2023 a maggio 2024 all’Angelo Mai, un luogo di lotta che nasce da una storia di occupazione.
L’obiettivo del progetto è costruire un fotoromanzo della propria vita.
Un oggetto cartaceo, un capolavoro personale fatto di foto, didascalie, scansioni temporali e personaggi veri e inventati.
Nei mesi si selezioneranno racconti, snodi, foto, cartoline, ma anche viaggi desiderati e mai compiuti, collage con volti mai davvero avvicinati, episodi mancanti e improvvisamente recuperati. Perché ognuna avrà la possibilità di ripercorrere ciò che vuole e recuperare ciò che non ha mai fatto nella propria vita.
La sua particolarità poetica è la dedica precisa alle donne dai 65 anni in su che hanno maturato anni di vita, esperienze e visioni. Donne che hanno visto, ascoltato e percorso strade. Donne che vogliono condividere quel loro mondo di visioni, sguardi sul mondo e sull’immaginario attraverso racconti, immagini di ogni tipo e testimonianze. Donne che non si riconoscono nella semplice definizione di “nonne”, anche perché spesso non lo sono.
FOTOROMANZA è un caleidoscopio per sviluppare insieme la creatività, una “cura” per la solitudine da mettere in comune e in rete.
Le donne che partecipano al laboratorio hanno inoltre la possibilità di accedere gratuitamente a tutte le attività dell’Angelo Mai: spettacoli, concerti, incontri sono spesso frequentati anche da loro.
Se hanno problemi per raggiungere il luogo o per tornare a casa siamo pronte ad aiutarle.
FOTOROMANZA è nato dalle suggestioni poetiche per la costruzione dello spettacolo Sogno Creatore. E sulla necessità di creare una comunità di riflessioni e attività intorno ai contenuti filosofici di quel lavoro teatrale, ispirato da alcuni testi della filosofa Maria Zambrano. Riprendendo la ricerca di Maria Zambrano, per cui Sogno Creatore è un testo sulla possibilità del sogno di indagare la realtà, questo progetto di laboratorio si concentra sul tema del sogno nell’età anziana delle donne e diventa un “progetto di ricerca sul tema del sogno e della sua potenza creativa”. Applicare questa forma di ricerca sulla vita delle donne over 65 restituisce all’esito del lavoro la forma di un’indagine tra realtà e mondo onirico, scrittura, immagini ma anche sulla possibilità in età anziana di reinventare il racconto della propria vita facendone il proprio capolavoro.”
FOTOROMANZA vuole essere anche un omaggio alla poetessa greca Niki Rebecca Papagheorghiou al centro di questa ricerca. Niki Rebecca da giovanissima inventò un fotoromanzo della sua vita per depistare dagli stereotipi su sé stessa e denunciare la difficoltà di essere una donna libera.
Se Niki Rebecca Papagheorghiou non fosse stata allontanata per la sua fragilità psichica oggi avrebbe 76 anni.
FOTOROMANZA si ispira all’esperienza de La Maison des Babayagas, la prima anti-casa di riposo femminista, creata a Montreuil (Paris) nel 2013 dove ventuno donne anziane, due ragazze e due ragazzi convivono secondo i principi dell’autogestione, della cittadinanza, del femminismo, dell’ecologia, della laicità e della solidarietà.
La solitudine delle donne che in età anziana si fa struggente è sempre stata al centro della mia ricerca e delle mie preoccupazioni politiche e sociali.
Un’articolo di BarbaraLeda Kenny dal titolo Un altro genere di vecchiaia, ha poi definitivamente mosso il mio desiderio di agire.
FOTOROMANZA oggi è un laboratorio con quaranta partecipanti. La più giovane ha 65 anni e la più anziana 87. Insieme a me se ne prendono cura tante donne con le quali stiamo lavorando alla creazione di un archivio. Sono Emilia Agnesa, Valeria Almerighi, Benedetta Boggio, Sylvia De Fanti, Claudia Borgia, Anna Faragona, Rossella Granata, Lauretta Pilozzi, Serena Giorgetti, Giuditta Pascucci. Sono registe, fotografe, drammaturghe, attrici, organizzatrici. Sono femministe. Condividere questo cammino con le mie compagne è prezioso. La più giovane ha 25 anni, la più anziana 50.
Succede allora che due volte al mese per cinque ore si riuniscono tante donne di tante generazioni diverse. Un tempo magico, rivoluzionario.
Il laboratorio vuole essere un percorso di lavoro che intreccia racconto, immagini, ma soprattutto possibilità di sognare che la propria vita sia andata a proprio piacimento.
Al centro c’è la creazione di una nuova forma di autobiografia: un Fotoromanzo della propria vita. Inventato? Vero? Cosa importa?
Una raccolta di materiali misti: foto di famiglia, cartoline di luoghi dove si sarebbe volute andare ma mai raggiunti, stralci di diari del passato e del presente, messaggi rimasti impressi. Potranno così creare una piccola personalissima opera d’arte da costruire.
Una celebrazione dell’età anziana e della propria vita comunque sia andata.
Un rito collettivo di donna per allontanarsi dai rimpianti e salutare una nuova fase della vita capace di donare imprevedibili nuove gioie.
Crediti fotografici: Anna Faragona
Ci riuniamo e ci raccontiamo le nostre vite.
Ma se fanno troppo male inventiamo.
È una costellazione di avventure.
Una cavalcata nella storia delle donne e delle privazioni subite.
Sono corpi rivoluzionari quelli delle anziane.
Il fervore pervade il passato e lo rende continuamente futuro.
Si ritaglia, si incolla, si compongono didascalie.
Abbiamo un quaderno di brutta copia, in attesa di arrivare alla forma definitiva del fotoromanzo.
I racconti divampano, il tempo deborda.
Primi sguardi in macchina
Primi viaggi da sole
Fughe all’estero per abortire
Fughe da casa per sopravvivere
La prima festa dopo la guerra
Il primo contratto di lavoro
Separazioni, tante separazioni
Cartoline mai inviate prima
Autobus presi nella notte
Niente fa più paura
Allegria. Dirompente allegria.
Quella che solo le donne riunite conoscono.
Giorgina Pi è una regista teatrale e drammaturga. Nata e cresciuta a Roma, si è laureata al DAMS con una tesi su Ariane Mnouchkine. Fondatrice del Collettivo Angelo Mai, con cui anima lo spazio a Roma nel parco di San Sebastiano, dove lavora anche con la compagnia Bluemotion da lei diretta. Grazie ai suoi spettacoli ha portato in Italia l’opera di Kae Tempest. Nel 2021 il suo spettacolo Tiresias vince tre premi Ubu come miglior attore over 35, miglior disegno sonoro e miglior adattamento di testo straniero.