a cura di Giulia Grechi
La delineazione concettuale di questo numero parte dalla frase di Jacques Derrida: “Ci si domanderà sempre ciò che ha potuto bruciare, in questo mal d’archivio”, da cui il titolo “Burning Archives”. Ufficiale o personale, l’archivio conserva conoscenza storica e memoria, permette di stabilire una relazione viscerale con uno spazio e un tempo altro. Controllare l’archivio significa gestire la memoria stessa, definire in modo autocratico cosa merita di essere ricordato e cosa può essere dimenticato. Nel pensare l’archivio la redazione si è spinta ad indagarne i suoi limiti sino ad affrontare i suoi, all’apparenza, opposti: la Dispersione e la Disseminazione, tematiche in cui non è dato sapere il luogo di ulteriori proliferazioni, né quello in cui nasceranno ulteriori significati.