Italianità
Beyond Borders. Transnational Italy
Oltre i confini. Italia transnazionale
A cura di Giulia Grechi e Viviana Gravano

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BEYOND BORDERS. Transnational Italy. OLTRE I CONFINI. Italia Transnazionale
a cura di Viviana Gravano e Giulia Grechi
26 ottobre-11 novembre 2016
British School at Rome
Roma

La mostra Beyond Borders. Transnational Italy è uno dei principali output di ricerca del progetto TML – Transnationalizing Modern Languages. Mobility, Identity and Translation in Modern Italian Cultures, insieme a progetti didattici, pubblicazioni e convegni internazionali.
TML prende in esame le forme della mobilità che hanno definito lo sviluppo della cultura italiana moderna, nelle sue interazioni con altre culture del mondo. Il progetto si concentra su una serie di casi esemplari, rappresentativi della mappa geografica, storica e linguistica della mobilità italiana. TML è interessato alle comunità italiane presenti in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Australia, in Sud America, in Africa e alle comunità migranti che riguardano l’Italia contemporanea. La ricerca di TML è quindi centrata sui processi di traduzione che sono evidenti a ogni livello nelle comunità in questione, e che caratterizzano i materiali testuali/visuali associati ad esse.
Contemporaneamente il progetto, lavorando con le scuole e attraverso workshop di scrittura e di teatro, esplora i modi in cui possiamo studiare e sviluppare una comprensione creativa del mondo multiculturale che ci circonda. A partire dai risultati di ricerca sulle culture italiane transnazionali, TML intende proporre un processo di rielaborazione della cornice disciplinare delle Lingue Moderne, che dovrebbe essere vista come una modalità di indagine specialistica, il cui principale interesse di ricerca riguarda il modo in cui i linguaggi e le culture operano e interagiscono lungo diversi assi di connessione, che cambiano a seconda delle condizioni storiche, geografiche, economiche, politiche o culturali. 

Beyond Borders. Transnational Italy espone i processi e i risultati delle ricerche alle quali il gruppo TML ha lavorato nell’arco di tre anni di attività del progetto. È una mostra itinerante, che parte dalla British School at Rome alla fine di ottobre, per poi viaggiare prima a Londra presso l’Italian Cultural Institute all’inizio di dicembre, e poi nel corso del 2017 in diverse altre location nel mondo, ripercorrendo alcuni degli itinerari geografici dei ricercatori TML (Addis Abeba, New York, Buenos Aires, Melbourne, Torino).

Il focus centrale della mostra è esporre i risultati di ricerca del gruppo TML, aggiungendo un ulteriore livello di lettura attraverso le installazioni e l’ambiente espositivo. Beyond Borders. Transnational Italy si presenta agli occhi del visitatore come un ambiente domestico, caratterizzato da “stanze” corrispondenti al nostro comune senso dell’abitare. La “casa” nella quale i visitatori sono invitati ad entrare è, intesa in senso metaforico, l’ambiente che la cultura e la lingua ci offrono per “abitare” le nostre vite e le nostre relazioni. Una casa porosa, aperta, una “contact zone”, per dirla con Mary Louise Pratt, dove il dentro e il fuori si contaminano incessantemente, mettendo in evidenza quanto le nostre radici culturali e linguistiche siano continuamente in movimento e in traduzione. Nello specifico, Beyond Borders. Transnational Italy mostra il modo in cui la cultura e la lingua italiana eccedano i confini geografici o territoriali, e operino attraverso una costante riscrittura e reinvenzione delle tradizioni o delle narrazioni stereotipate.

Beyond Borders. Transnational Italy non è semplicemente una mostra documentativa. I materiali di ricerca provenienti da differenti parti del mondo, nella loro pluralità di linguaggi (fotografie, interviste, documenti) prendono vita, si animano attraverso le installazioni, lasciando emergere le storie delle quali sono portatori (le storie delle persone incontrate dai ricercatori, e le storie dei ricercatori stessi) e consentendo un’esperienza di fruizione intensa e partecipata. La costruzione di un ambiente espositivo immersivo, che costituisca cioè per i visitatori una vera e propria esperienza sensoriale, consente di identificarsi più direttamente nelle storie raccontate attraverso i materiali di ricerca.

La stratificazione di linguaggi presenti nella mostra rispecchia la pluralità di sguardi attraverso i quali il gruppo TML ha condotto le proprie ricerche, in senso interdisciplinare e multiprospettico. Beyond Borders. Transnational Italy presenta a questo proposito il lavoro fotografico che Mario Badagliacca ha realizzato ad hoc per il progetto, come artista in residenza TML, viaggiando tra Londra, New York e Buenos Aires. All’interno della mostra sono presenti anche altri lavori artistici, che segnalano l’interesse di TML per quei linguaggi artistici che consentono di rielaborare le identità culturali in senso transnazionale e rappresentarle per un pubblico più ampio. Durante i tre anni di ricerca, alcuni ricercatori TML hanno incrociato le loro traiettorie di ricerca con artisti contemporanei come B. Amore e Luci Callipari-Marcuzzo, condividendo tematiche e approcci che sono confluiti nella presenza di alcune loro opere o performance all’interno della mostra. Beyond Borders. Transnational Italy ospita infine il lavoro di artisti come Valentina Bonizzi e Elena Bellantoni, che sono state scelte per l’affinità della loro ricerca con le prospettive aperte da TML.

Ricercatori TML – Transnationalizing Modern Languages

Charles Burdett, Professor, University of Bristol
Jennifer Burns, Associate Professor, University of Warwick
Jacopo Colombini, Postgraduate student, University of Saint Andrews
Derek Duncan, Professor, University of Saint Andrews
Margaret Hills de Zárate, Senior Lecturer, Queen Margaret University
Luisa Pèrcopo, Research Assistant, Cardiff University
Carlo Pirozzi, Research Fellow, University of Saint Andrews
Loredana Polezzi, Professor, Cardiff University
Marco Santello, Lecturer, University of Leeds
Barbara Spadaro, Research Fellow, University of Bristol
Georgia Wall, Postgraduate student, University of Warwick
Naomi Wells, Research Fellow, University of Warwick

Beyond Borders. Transnational Italy è curata da Viviana Gravano e Giulia Grechi, e realizzata in collaborazione con gli architetti Laura Negrini e Carmelo Baglivo per gli allestimenti (BAN – Baglivo Negrini Architetti), Giulio Pernice per i sistemi interattivi e sviluppo software, Simone Memè per la postproduzione e montaggio video, Carolina Farina per la grafica.

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BEYOND BORDERS. Transnational Italy. OLTRE I CONFINI. Italia Transnazionale

LA STRADA
Lo spazio della Strada è inteso come un “fuori”. Uno spazio cerniera fra l’esterno pubblico e l’interno domestico. In Strada le identità, individuali e collettive, entrano nella scena dello spazio pubblico e si rappresentano in modi diversi, a volte sorprendenti. In Strada ci si auto-rappresenta, oppure si osserva il modo in cui una identità viene rappresentata a livello istituzionale. In Strada può capitare di notare un gruppo di persone che si rendono riconoscibili come “comunità” attraverso alcuni simboli o azioni. A volte, passando per la Strada, può capitare di sentire frammenti di conversazioni e, a partire da quelli, immaginare delle storie.

IL DISIMPEGNO
Un Disimpegno è uno spazio leggero, in una casa. Ospita una serie di rituali di passaggio tra il dentro e il fuori, e viceversa. Spesso comprende un guardaroba e uno specchio: spazi e oggetti in cui vestirsi e svestirsi di cappotti e di ruoli, che mettiamo in scena fuori e dentro casa, nei quali ci riconosciamo, a volte con entusiasmo, altre volte con qualche dubbio o conflitto. Il Disimpegno è uno spazio intimo e corporeo, di un’intimità tutta particolare: porosa e aperta, in continua e provvisoria definizione.

LE PASSAGE
Un Passage è una galleria che ci trasporta da un luogo verso un altro luogo, e mentre lo fa ci mostra qualcosa. Qui il Passage ci accompagna dallo spazio esterno della Strada a quello domestico della casa. Luogo per eccellenza della traduzione e dell’incontro, nel Passage il visitatore incontrerà una galleria di volti e oggetti, che l’artista Mario Badagliacca ha a sua volta incontrato nella sua ricerca per TML.
Ci sarà spazio e tempo, in questo benjaminiano luogo di passaggio, anche per lasciare il proprio segno, il proprio racconto, perché anche le parole possono migrare, per costruire nuove costellazioni.

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BEYOND BORDERS. Transnational Italy. OLTRE I CONFINI. Italia Transnazionale

LA SCUOLA
La Scuola è in sé anche uno spazio domestico, dove i bambini, i ragazzi, e i loro insegnanti passano gran parte delle loro giornate. Spesso inoltre la Scuola si dilata oltre l’edificio scolastico, attraverso una serie di rituali didattici e relazionali (come i “compiti a casa”), arrivando ad “abitare” la casa stessa delle persone. Per questo entrando, il primo ambiente della casa è dedicato alla Scuola, come spazio fortemente legato a una socialità contaminata tra la famiglia e l’esterno. La Scuola è intesa qui come il laboratorio in cui sperimentare diverse forme di apprendimento, linguistico e culturale; come il luogo in cui costruire e decostruire le norme e le identità non solo con la ragione ma anche con il corpo, in modo performativo e a volte anche giocoso.

IL SOGGIORNO
Luogo per eccellenza dei rituali domestici familiari, è in Soggiorno che si costruiscono, che si rielaborano, che vengono passati, e a volte anche contestati, i ruoli e gli stereotipi familiari. È la stanza in cui, nell’intimità della casa, vengono messe in scena le identità e le appartenenze familiari, sociali e culturali. Il luogo che definisce la famiglia come soggetto sociale. La parola Soggiorno evoca anche, metaforicamente, un luogo in cui trattenersi per poco (in cui “soggiornare”), in attesa di partire per dirigersi altrove, oppure in attesa del permesso di restare (il “permesso di soggiorno”).

LA CUCINA
La Cucina è il luogo dei sincretismi, della mezcla di ingredienti diversi che danno vita a qualcosa di nuovo, conservando le tracce degli elementi che sono stati mescolati. In Cucina lo spazio domestico è vissuto e attraversato dalla quotidianità dei risvegli e delle occasioni familiari, dalla messa in gioco di un sapere, e anche di una tradizione, ogni volta ripetuti e rielaborati attraverso azioni e gesti rituali. La Cucina come laboratorio di sensi e di senso, evoca la complessità dell’appartenenza a diverse culture, dell’avere due (o più) lingue in bocca per assaggiare, gustare e raccontare la propria molteplice identità.

LA SOFFITTA
La Soffitta conserva i nostri segreti e i nostri ricordi come dei tesori. Lì riponiamo le cose a cui teniamo, le memorie preziose, o quelle difficili. È un luogo che contiene tanti luoghi, e tanti tempi. Contiene anche le vite di tante persone, antenati o parenti prossimi, raccontate dalle cose che sono rimaste di loro. È un luogo pieno, dove a volte gli oggetti si accumulano gli uni sugli altri, per affinità impreviste o per caso, stratificando storie e ricordi.

LA CAMERA DA LETTO
La Camera da letto è il luogo degli affetti e dei racconti più intimi. È qui che a volte si conservano i ricordi familiari più cari, quelli ai quali si è più legati. Una fotografia, vecchia o recente, che immortala un momento importante, una lettera da custodire fra la biancheria, un racconto sussurrato appena prima di dormire, il bacio della buonanotte, un sogno ricordato a malapena.

LA STANZA DEL FIGLIO O DELLA FIGLIA
In una casa a volte c’è la Stanza del figlio o della figlia. A volte il figlio o la figlia sono adolescenti, e militanti. Hanno voglia di appendere alle pareti della loro stanza i simboli che rappresentano quello in cui credono. La militanza, dentro e fuori lo spazio domestico, è performativa, sente il bisogno di esprimersi in maniera chiara e indiscutibile, di rendersi visibile con slogan e segni. La militanza è desiderio di affermazione di un’idea, è coscienza politica che vuole mostrarsi e lasciare segnali nello spazio pubblico, tracce effimere o segni indelebili, luoghi (più o meno temporanei) dove incontrarsi, riconoscersi, scambiarsi informazioni, condividere aspirazioni, sentirsi comunità, immaginare un futuro.

LA BIBLIOTECA-STUDIO
La Biblioteca-Studio è il luogo dove fermarsi e mettere insieme i pezzi, dove riflettere sul modo in cui le stanze che si sono susseguite siano parte della stessa casa, complessa e accogliente. È il luogo della documentazione, dove la ricerca che ha dato forma e sostanza a questa esposizione si mostra e si racconta. Ogni libro o documento esposto è consultabile. I ricercatori stessi nella Biblioteca-Studio sono dei “documenti” parlanti: raccontano in che modo una ricerca sulla mobilità culturale e linguistica possa spostare anche i propri confini, professionali e personali, mettere in movimento la propria soggettività, così come ogni viaggiatore viaggia, sempre, anche per conoscere la propria geografia.

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Fotografie di Carolina Farina